Regno Unito, good bye “AAA”
Una delle notizie che ha sconvolto il mondo economico la scorsa settimana è stata la perdita, per la prima volta nella sua storia, della tripla “A” da parte del Regno Unito. Il Cancelliere britannico, George Osborne, ha da tempo sottolineato il fatto che le varie agenzie di rating hanno mantenuto la massima valutazione per l'economia britannica grazie all'approvazione del suo programma di austerità. Tutto è cambiato nella serata di venerdì, quando Moody ha ridotto il merito creditizio del paese, come detto, per la prima volta da quando ha iniziato le sue valutazioni, nel 1978.
L'agenzia ha detto che la ripresa economica della Gran Bretagna si sta dimostrando più lenta di quanto accaduto in passato con le recessioni degli anni '80 e '90 e che le proiezioni del gettito fiscale sono troppo ottimiste. E' quasi certo che la Gran Bretagna dovrebbe impiegare almeno 10 anni per recuperare il suo status di nazione AAA e tornare al fianco dei paesi che ancora oggi mantengono tale rating, ovvero Canada e Germania. Il Canada, ad esempio, ha perso il rating “AAA” da parte di Standard & Poor e di Moody nel 1992 ed è tornata al massimo solo nel 2002. lo stesso dicasi dell'Australia, che però ha impiegato ben 17 anni, dal 1986 al 2003.
Il downgrade arriva in un momento difficile per Osborne, dato che egli si trova a dover mettere a punto i dettagli del bilancio del prossimo mese e si prepara per l'arrivo del nuovo governatore della Banca d'Inghilterra, Mark Carney, questa estate. Perdere il massimo rating è un duro colpo per quella che è considerata una delle più prestigiose economie al mondo. Da un punto di vista delle valute, la sterlina dovrebbe indebolirsi nei confronti del dollaro e dell'euro nel corso delle prossime giornate, dunque tutti coloro che vogliono investire devono considerare questo punto.