Disoccupazione italiana, siamo ai massimi storici
La disoccupazione è un problema sempre più grande in zona euro. Sono pochissimi i paesi che ne sono “immuni”, come la Germania, che secondo le ultime rilevazioni ha visto scendere il proprio tasso di persone senza lavoro.
In Italia la situazione è sempre più grave ed un nuovo picco negativo è stato toccato: le ultime rilevazioni Istat mettono in evidenza che la quota dei disoccupati è pari al 12,8%, il dato più alto da quanto si è iniziato a misurare le serie storiche, ovvero 36 anni.
Dal punto di vista della disoccupazione dei giovani, invece, siamo addirittura al 42%, percentuale che sale al 52,8% se si prendono in considerazione le sole donne del mezzogiorno italiano. In termini numerici, si parla di 3 milioni 276 mila persone che sono senza lavoro.
Subito i politici hanno annunciato di voler prendere delle misure serie e definitive, guidati anche dal monito di Napolitano, che ha fatto sapere come occorre adottare delle soluzioni tempestive. Il nostro premier, Letta, ha comunicato il suo sostegno alla Merkel e a Hollande relativamente al sostegno dell’iniziativa francese e tedesca in merito all’occupazione, affermando che è pronto (dovrebbe essere attivo già a fine giugno) un piano di lavoro massiccio per favorire l’introduzione dei giovani nel mondo del lavoro. L’obiettivo è, in ogni caso, fare in modo di riuscire a migliorare la situazione dei nostri giovani disoccupati prima dell’inizio della stagione calda.
Il problema della disoccupazione è anche legato, secondo il governatore di Bankitalia, Visco, al fatto che dall’inizio della crisi molti lavori stanno sparendo e i giovani non potranno più contare di rimpiazzare i padri al posto di lavoro non appena essi andranno in pensione.
I sindacati ovviamente hanno detto la loro e hanno affermato che la strada giusta è quella di diminuire le tasse sul lavoro, in maniera da incentivare le aziende ad assumere.