La BCE compie 15 anni
La BCE fa 15 anni ed esattamente come i teenager, ha dei problemi di identità. Nel 2008, quando la banca centrale europea aveva appena 10 anni, si è trovata al centro di una crisi che minacciava l'esistenza stessa dell'euro. Da allora l'istituto con sede a Francoforte è stato al centro della lotta per debellare la crisi.
Spesso denominata come "guardiano dell'euro" durante i suoi primi anni di vita, l'uso di tale appellativo non è stato più usato, anzi, i politici europei hanno spesso fatto a gara a chi potesse “additare” di più la banca centrale europea come capro espiatorio della crisi.
Gli analisti hanno detto che delle innumerevoli sfide impreviste hanno costretto la BCE a pensare soluzioni nuove e mai pensate prima per cercare di salvare l’euro. Secondo molti, la banca ha in gran parte fatto un buon lavoro per essere una istituzione giovane e non ancora affermata. La maggior parte degli esperti concordano infatti che la politica monetaria è stata appropriata per la maggior parte del tempo. Se ci sono stati degli errori, i leader della BCE sono riusciti a correggerli rapidamente.
A differenza della Federal Reserve americana, che può prendere attivamente delle misure per sostenere la crescita economica, il mandato primario della BCE è quello di tenere sotto controllo l'inflazione. Come parte della sua lotta alla crisi, la BCE ha pompato sul mercato una quantità senza precedenti di liquidità al fine di evitare una stretta creditizia molto pericolosa. Ha inoltre lanciato un programma OMTS per comprare debito sovrano dai paesi che hanno difficoltà ad accedere ai mercati finanziari.
Ma una delle più importanti decisioni della banca europea è stata quella di essere stata una sostenitrice del cambiamento. La BCE ha aumentato la consapevolezza della necessità di avere delle profonde trasformazioni nell’economia politica e nella società tutta.
Buon compleanno BCE, 100 di questi giorni.