Draghi e acquisto di obbligazioni, la Banca Centrale Europea sta facendo qualcosa di unico
Quello su cui i mercati finanziari stanno discutendo nel corso di questi ultimi giorni è la scelta di Mario Draghi di assicurare un supporto illimitato ai paesi in difficoltà, in termini di acquisto di bond. Con questa decisione, la BCE ha deciso di giocare un ruolo quasi fiscale, facilitando l'indebitamento e la spesa da parte dei paesi deboli. Allo stesso modo, anche la FED è molto discussa ultimamente a causa della decisione di Ben Bernanke di arrivare sul mercato con un nuovo QE, ovvero altri acquisti obbligazionari. Che differenza c'è tra le decisioni dei due?
Entrambi hanno dato potere illimitato alla loro banca centrale di acquistare titoli, ma la Fed sta acquistando obbligazioni al fine di immettere denaro in settori del mercato che sono più rischiosi di quelli decisi dalla BCE. Più in generale la Fed sta cercando di influenzare il mercato e l'economia attraverso dei canali abbastanza tecnici, mentre la BCE si offre come aiuto ai governi più deboli, in modo che possano contenere la spesa senza aver paura di fallire. Con la scusa di aiutare la politica monetaria, Mario Draghi sta lentamente ribaltando il vecchio sistema di finanziamento in Europa.
Proprio perché il regime di acquisto di bond è una decisione così rivoluzionaria, in tanti non sanno in che maniera potrebbe, alla fine, creare benefici al mercato. Ovviamente l'Europa non è ancora fuori dai guai, cosa di cui ci accorgiamo soprattutto se guardiamo alla situazione di alcuni paesi, come la Spagna, che sono in procinto di chiedere un piano di salvataggio (su ammissione ufficiale dello stesso primo ministro iberico, Mariano Rajoy), ma pensare che la decisione di Draghi si può dire che sia il primo vero passo compiuto dalla zona euro per cercare di uscire dalla crisi, fa ben sperare. Ovviamente tutto dipenderà dal grado di percezione del rischio da parte degli investitori.