PMI: sembra più difficile accedere al credito
Sembra che per le aziende di piccole e medie dimensioni la situazione relativamente alla possibilità di richiedere prestiti e finanziamenti sia sempre più complessa. In tutta la zona Euro, sempre più provata dalla crisi, e dunque anche nel nostro paese, sono sempre di più le aziende che fanno sapere di trovare complesso (a volte addirittura impossibile) riuscire ad accedere al finanziamento. Nel trimestre che è andato da aprile a giugno del 2012, ben il 22% delle aziende dell'Eurozona ha fatto sapere di aver notato un peggioramento delle condizioni di accesso al credito. Tale quota è più elevata di quella fatta registrare, invece, nel corso del primo trimestre, pari al 20%.
Salgono anche le imprese la cui richiesta di finanziamento è stata bocciata, dal 13% del primo trimestre di questo anno fino al 15% del secondo trimestre.
In che maniera le aziende della zona euro cercano denaro in prestito? Ben il 74% delle aziende fa domanda di un prestito in banca. Di questa quota, il 33% domanda dei prestiti, mentre il 41% domanda dei fidi, ovvero delle linee di credito. In Europa, dunque, sembra che il rapporto tra aziende e banche sia legato in maniera indissolubile. Diversa è la situazione oltre oceano, negli Stati Uniti, dove le aziende ricorrono anche ad altre forme di finanziamento, come ad esempio l'emissione di obbligazioni, con le quali non ci si indebita nei confronti di una banca, bensì nei confronti di un privato o di un'azienda che acquista le obbligazioni proposte.
La situazione è decisamente delicata, considerando che i finanziamenti sono una necessità quotidiana per le aziende che devono espandersi e che, non avendo il denaro necessario, non riescono a farlo. Tutto questo si traduce in una minore produttività, con conseguente minor occupazione, con a sua volta tutti i problemi che un basso tasso occupazionale porta con sé.