Italia, le imprese sempre più in difficoltà
In Italia uno dei principali problemi che le imprese stanno affrontando è quello della stretta creditizia. Diventa sempre più difficile per le aziende riuscire a trovare dei prestiti e dei finanziamenti per poter far fronte alle spese legate all'attività. Secondo Confcommercio, nel nostro paese, dal mese di novembre 2011 e fino al giugno 2012, i prestiti alle imprese sono scesi di 32 miliardi di euro.
Gli ultimi mesi sono stati segnati da un calo costante delle richieste, mese su mese. I dati ufficiali mettono in evidenza come dal mese di aprile a maggio 2012, le richieste siano scese dello 0,4%, da maggio a giugno dell'1,5% , da giugno a luglio dell'1% e da luglio ad agosto addirittura dell'1,9%, il peggior andamento da 28 mesi ad oggi.
Oltre alla sempre maggiore difficoltà per le aziende italiane di chiedere un finanziamento, anche a causa del credit crunch, ovvero del restringimento delle condizioni di credito da parte delle banche, c'è anche il problema legato ai tassi di interesse, che sono sempre più alti e che rende più costoso rimborsare un finanziamento. Di conseguenza, prima di affrontare un impegno del genere, sono sempre di più le imprese che ci “pensano due volte” o che addirittura preferiscono rinunciare.
La situazione italiana è di molto peggiore anche rispetto a quella delle aziende di altri paesi. In maniera particolare, Confcommercio ha confrontato le nostre aziende con quelle francesi. Da noi, per un prestito di 1 milione di euro, occorre pagare oltre il 6% di interesse, mentre i nostri “cugini” pagano il 4$ circa. Per importi di finanziamento più piccoli, invece, le condizioni peggiorano, nel senso che occorre pagare delle somme più elevate. Sempre secondo gli studi, infatti, per un finanziamento da 15.000 euro da rimborsare entro 72 mesi, è difficile riuscire a trovare un tasso di interesse inferiore al 10%.